
04 Lug Cooperazione sociale e gestione filiera del tessile
Le cooperative sociali, in Italia, da circa 30 anni gestiscono la raccolta degli indumenti usati, investendo in maniera pionieristica in un settore molti anni prima che si iniziasse a discutere di obblighi per la filiera e di responsabilità estesa del produttore (EPR).
Questi sono i materiali presentati all’incontro del Gruppo di Lavoro nazionale “Raccolta e riuso indumenti usati” che si è svolto il 28 giugno scorso a Milano:
- Dati della mappatura delle cooperative sociali operanti nel settore “Raccolta e riuso indumenti usati”;
- Risoluzione del Parlamento Europeo del 1° giugno 2023 “Strategia dell’UE per prodotti tessili sostenibili e circolari”;
- Rapporto sull’EPR del tessile redatto per il Policy Hub – Circularity for Apparel & Footwear.
- DATI DELLA MAPPATURA DELLE COOP. SOCIALI
Dal 2021 a oggi, la mappatura indica un incremento delle cooperative sociali operanti nel settore “Raccolta e riuso indumenti usati” (+5, da 34 a 39), attive su 11 regioni italiane (+2): Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Marche, Lazio e Campania.
La quantità di indumenti raccolti, nel 2022 è aumentata di 6.595 tonnellate rispetto al 2020: da 42.701 tonnellate a 49.296 tonnellate, di cui oltre 13.100 tonnellate raccolte da Rete RIUSE. Sono stati mappati 10.548 cassonetti, di cui 2.533 sono gestiti dalle cooperative sociale di Rete RIUSE.
Un totale di 5.846 lavoratori impiegati nel 2022, di cui 1.506 lavoratori svantaggiati; 343 lavoratori impiegati nella raccolta indumenti, di cui 119 svantaggiati.
Rete RIUSE, nel 2022, contava nella raccolta indumenti 108 lavoratori, di cui 31 svantaggiati.
Il valore complessivo della produzione 2022 si attesta a 206 milioni di euro, garantendo occupazione, anche delle fasce di popolazione più fragile, progetti solidali sui territori e progetti di sviluppo per le cooperative sociali.
- RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO (1 giugno 2023)
A proposito della Strategia dell’UE per prodotti tessili sostenibili e circolari avevamo già pubblicato questa news: https://www.reteriuse.it/unione-europea-prodotti-tessili-sostenibili-e-circolari/
- RAPPORTO SULLA RESPONSABILITÀ ESTESA DEL PRODUTTORE
Extended Producer Responsibility (EPR): è la responsabilità estesa del produttore, un concetto di gestione dei rifiuti e dell’inquinamento che incoraggia le imprese a progettare prodotti e processi di produzione più sostenibili e riciclabili. Per essere conformi, le aziende devono dimostrare i propri sforzi per raggiungere un modello di economia circolare.
Scarica il rapporto: Textiles-EPR-Report_Policy-Hub-yrgose_maggio_2023
COOPERAZIONE SOCIALE E GESTIONE DELLA FILIERA PRODOTTI TESSILI
Anno dopo anno, le cooperative sociali si sono dotate di attrezzature e impianti all’avanguardia, diventando anelli della filiera della cernita e commercializzazione sia al dettaglio sia all’ingrosso, stimolando filiere anche a livello europeo. Hanno così dimostrato di gestire in maniera efficiente i diversi processi anche a valle della raccolta: selezione, preparazione per il riutilizzo, vendita diretta e riciclo del tessile.
Si tratta di cooperative sociali di inserimento lavorativo, imprese senza fini di lucro il cui tratto distintivo è quello di valorizzare le persone fragili e svantaggiate, dandogli opportunità di lavoro e trasformandole in una risorsa.
Per questi motivi il mondo della cooperazione sociale intende mantenere un ruolo importante nella gestione della filiera dei prodotti tessili e accoglie questo momento di trasformazione come opportunità di sviluppo.