
11 Nov Il Salvagente parla di noi
Segnaliamo il dossier “La seconda vita dei cenci” pubblicato nel numero di novembre 2017 di Il Salvagente, che fa chiarezza sulle raccolte di abiti usati, sulla legislazione e sull finalità dei vari soggetti che se ne occupano.
Un’azione necessaria, dopo i recenti episodi di malcostume e criminalità oggetto di inchieste giornalistiche e provvedimenti della magistratura.
La trasparenza è il segno distintivo del progeto Dona Valore, ed è proprio Carmine Guanci di Vesti Solidale a chiarire che ciò che viene conferito nei cosiddetti cassonetti gialli è equiparato, ai sensi di legge, a raccolta differenziata e non alle donazioni.
Grazie al progetto Dona Valore, nella sola diocesi di Milano si recuperano circa 8mila tonnellate all’anno di indumenti usati, la cui vendita permette non solo la creazione e il mantenimento dei posti di lavoro per la raccolta stessa ma anche la realizzazione di altri progetti sociali.
L’organizzazione della rete R.I.U.S.E. infatti prevede che la raccolta sia affidata soltanto a cooperative sociali di tipo B, ossia finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate e che i ricavi generati dalla vendita di quanto raccolto sia destinata alla creazione di altri progetti sociali delle stesse cooperative e a sostenere progetti solidali di cooperative indicate da Caritas Ambrosiana.
Sono sempre i volontari di Caritas Ambrosiana che si occupano di distribuire abiti usati alle famiglie bisognose. Inoltre Vesti Solidale ha avviato il progetto Share – Second Hand Reuse, la prima catena di punti vendita di abbigliamento usato solidale che permette l’acquisto di abiti usati di qualità a prezzi estremamente accessibili e contemporaneamente crea posti di lavoro per persone svantaggiate.