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Tutto il materiale raccolto viene donato ai più bisognosi?

No, solo una piccola parte del materiale raccolto viene distribuito ai bisognosi tramite i volontari dei circa 300 Centri d’Ascolto Caritas presenti in Diocesi di Milano. Si tratta di centinaia di migliaia di capi che vengono donati ogni anno. Altra attività è quella delle cooperative sociali della rete RIUSE che raccolgono circa 8.000 tonnellate di indumenti usati , non tutti riutilizzabili come indumenti. Si tratta di oltre 20 milioni di capi che non troverebbero un riutilizzo diretto da parte dei bisognosi ma che vengono gestiti come rifiuti nel rispetto della normativa ambientale vigente in Italia e servono ad innescare quel circolo virtuoso capace di generare occupazione per fasce deboli di popolazione e risorse economiche che vengono investite in progetti di solidarietà sul nostro territorio.

Che fine fanno gli abiti?

Una parte viene utilizzata per assistere le persone bisognose ed una parte viene commercializzata ad imprese autorizzate a svolgere il lavoro di selezione, cernita ed igienizzazione che sottoscrivono contratti commerciali ed etici con le nostre cooperative garantendo il pieno rispetto di tutte le normative nazionali ed internazionali.

Si utilizzano volontari per il servizio di raccolta?

No, tra gli scopi del progetto c’è la creazione di nuova occupazione per fasce deboli di popolazione e soggetti svantaggiati pertanto tutti i lavoratori coinvolti sono assunti con contratto di lavoro subordinato nel rispetto del CCNL delle Cooperative Sociali.

A quanto ammonta il contributo di solidarietà degli ultimi anni?

Nel 2014 sono stati finanziati progetti di accoglienza e solidarietà sul territorio della ns. Diocesi per un valore di 317.000 € cui si sommano progetti di sviluppo di nuove attività di impresa da parte delle cooperative sociali aderenti alla Rete RIUSE per ulteriori 143.000 €. Dalla sua nascita nel 1998 questo progetto ha finanziato progetti di solidarietà per un valore che supera i 2.100.000 € ed ha supportato nuovi progetti di imprenditoria sociale finalizzati alla creazione di nuova occupazione per fasce deboli di popolazione per un valore che supera gli 800.000.

Quale differenza c’è con gli altri cassonetti che si trovano su suolo pubblico o privato?

I cassonetti della Rete RIUSE sono gestiti da cooperative sociali no-profit che si impegnano a creare occupazione per soggetti in difficoltà e destinare i proventi ad iniziative di solidarietà sul territorio della Diocesi di Milano. Tutti i cassonetti sono in postazioni autorizzate dall’Ente Pubblico. Altri cassonetti presenti sul territorio possono essere gestiti da imprese profit ed in alcuni casi sono posizionati su suolo pubblico e/o privato senza le necessarie autorizzazioni da parte dell’Ente Pubblico. I nostri cassonetti sono certificati UNI in materia di sicurezza.

I comuni pagano per il servizio?

No, il servizio erogato dalle nostre cooperative è totalmente gratuito anzi in molti casi le cooperative devono pagare una Tassa di occupazione del suolo pubblico per poter posizionare i cassonetti e svolgere questo servizio di pubblica utilità.

Sono una persona anziana e non riesco a portare i sacchi al cassonetto più vicino, potete aiutarmi?

Le cooperative si rendono disponibili ad effettuare un servizio gratuito a domicilio di anziani e disabili per grossi quantitativi (almeno 3 sacchi 70×110); si deve contattare la cooperativa responsabile del servizio sul Comune specifico e concordare giorno ed orario.

Ho gettato per errore le chiavi di casa nel cassonetto vicino a casa mia cosa posso fare per recuperarle?

Bisogna chiamare immediatamente la cooperativa responsabile dello svuotamento del cassonetto in questione in modo tale che gli operatori addetti alla raccolta contatteranno il proprietario degli oggetti prima di svuotare il cassonetto. ATTENZIONE : se la segnalazione dovesse arrivare alla cooperativa dopo che il cassonetto è stato svuotato diventa praticamente impossibile recuperare l’oggetto.