FAQ | Rete RIUSE

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Tutto il materiale raccolto viene donato ai più bisognosi?

No, solo una piccola parte del materiale raccolto viene distribuito ai bisognosi tramite i volontari delle centinaia di parrocchie e centri di distribuzione presenti nelle tre Diocesi aderenti al progetto. Altra attività è quella delle cooperative sociali della rete RIUSE che raccolgono circa 13.000 tonnellate di indumenti usati non tutti riutilizzabili come indumenti. Si tratta di circa 40 milioni di capi che non troverebbero un riutilizzo diretto da parte dei bisognosi ma che vengono gestiti come rifiuti nel rispetto della normativa ambientale vigente in Italia e servono ad innescare quel circolo virtuoso capace di generare occupazione per fasce deboli di popolazione e risorse economiche che vengono investite in progetti di solidarietà sul nostro territorio.

Che fine fanno gli abiti?

Una parte viene utilizzata per assistere le persone bisognose, una parte viene selezionata ed igienizzata dalle cooperative sociali che gestiscono anche negozi di abbigliamento usato, la gran parte viene commercializzata ad imprese autorizzate a svolgere il lavoro di selezione, cernita ed igienizzazione che sottoscrivono contratti commerciali ed etici con le nostre cooperative garantendo il pieno rispetto di tutte le normative nazionali ed internazionali.

Si utilizzano volontari per il servizio di raccolta?

No, tra gli scopi del progetto c’è la creazione di nuova occupazione per fasce deboli di popolazione e soggetti svantaggiati pertanto tutti i lavoratori coinvolti sono assunti con contratto di lavoro subordinato nel rispetto del CCNL delle Cooperative Sociali.

A quanto ammonta il contributo di solidarietà degli ultimi anni?

Dalla sua nascita nel 1998 questo progetto ha finanziato progetti di solidarietà per un valore che supera i 4.800.000 € ed ha supportato nuovi progetti di imprenditoria sociale finalizzati alla creazione di nuova occupazione per fasce deboli di popolazione per un valore che supera 1.600.000€.

Quale differenza c’è con gli altri cassonetti che si trovano su suolo pubblico o privato?

I cassonetti della Rete RIUSE sono gestiti da cooperative sociali no-profit che si impegnano a creare occupazione per soggetti in difficoltà e destinare i proventi ad iniziative di solidarietà sul territorio delle Diocesi. Tutti i cassonetti sono in postazioni autorizzate dall’Ente Pubblico. Altri cassonetti presenti sul territorio possono essere gestiti da imprese profit pur avendo loghi o scritte che rimandano ad associazioni ed in alcuni casi sono posizionati su suolo pubblico e/o privato senza le necessarie autorizzazioni da parte dell’Ente Pubblico. I nostri cassonetti sono certificati UNI in materia di sicurezza ed innescano una filiera totalmente trasparente e legale.

I comuni sono obbligati a garantire la raccolta differenziata dei rifiuti tessili?

In base al D. Lgs N.116 del 3 settembre 2020 dall’1.1.2022 tutte le amministrazioni comunali devono garantire un efficiente sistema di raccolta differenziata dei rifiuti tessili nel rispetto delle normative europee inerenti la promozione dell’economia circolare.

I comuni pagano per il servizio?

No, il servizio erogato dalle nostre cooperative è totalmente gratuito anzi in molti casi le cooperative devono pagare una Tassa di occupazione del suolo pubblico o dei canoniper poter posizionare i cassonetti e svolgere questo servizio di pubblica utilità.

Sono una persona anziana e non riesco a portare i sacchi al cassonetto più vicino, potete aiutarmi?

Le cooperative si rendono disponibili ad effettuare un servizio gratuito a domicilio di anziani e disabili per grossi quantitativi (almeno 3 sacchi 70×110); si deve contattare la cooperativa responsabile del servizio sul Comune specifico e concordare giorno ed orario.

Ho gettato per errore le chiavi di casa nel cassonetto vicino a casa mia cosa posso fare per recuperarle?

Bisogna chiamare immediatamente la cooperativa responsabile dello svuotamento del cassonetto in questione in modo tale che gli operatori addetti alla raccolta contatteranno il proprietario degli oggetti prima di svuotare il cassonetto. ATTENZIONE : se la segnalazione dovesse arrivare alla cooperativa dopo che il cassonetto è stato svuotato diventa praticamente impossibile recuperare l’oggetto.

Ho letto notizie inerenti il coinvolgimento delle cooperative sociali di Caritas in reati connessi alla criminalità organizzata, sono attendibili?

Nessuna cooperativa sociale aderente alla Rete RIUSE dal 1998 ad oggi è stata accusata né tantomeno condannata per reati connessi alla criminalità organizzata.
Dal 1998 ad oggi nessuna cooperativa sociale aderente alla Rete RIUSE è stata accusata né tantomeno condannata per aver commesso reati ambientali.
Dal 1998 ad oggi NESSUNA azienda a cui è stato venduto il materiale raccolto dalla Rete RIUSE è stata CONDANNATA per reati connessi alla criminalità organizzata, tutti gli attuali acquirenti sono iscritti alla WHITE LIST, sono certificati ISO e sono sottoposti a certificazione volontaria tramite verifica di terza parte indipendente. In passato due aziende a cui le cooperative della Rete Riuse vendevano indumenti usati hanno commesso illeciti e/o reati ambientali e per tale motivo con queste imprese non si intrattengono ulteriori rapporti commerciali.